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Industria 5.0: tutte le novità sul credito d’imposta

25 Marzo 2024

Sei un autodemolitore e vuoi acquistare una pressa nuova, perché quelle a tua disposizione sono obsolete e non adeguate alle normative ambientali? Contatta Ecotecnica Europe e scopri come puoi usufruire delle agevolazioni dell’Industria 5.0.

Il settore delle autodemolizioni si trova di fronte a una trasformazione radicale, guidata dall’innovazione tecnologica e dalla sostenibilità ambientale.
Ecotecnica Europe, leader nel settore, emerge come un fornitore all’avanguardia di presse progettate per integrarsi perfettamente con le nuove esigenze del settore autodemolizioni.

I nostri macchinari, infatti, non solo migliorano l’efficienza operativa, ma contribuiscono a diminuire i consumi energetici in linea con gli obiettivi di sostenibilità propri dell’Industria 5.0.

Vediamo insieme come funziona, chi può fare richiesta delle agevolazioni e come calcolare la riduzione dei consumi.

Chi può accedere a Transizione 5.0?

L’accesso alle iniziative e ai benefici legati all’Industria 5.0 è generalmente rivolto alle imprese considerate sane, cioè tutte le imprese e le organizzazioni residenti sul territorio italiano indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore di appartenenza, dal regime fiscale e dalla dimensione, che abbiano effettuato investimenti nel 2024 e nel 2025 in strutture produttive o innovazioni tecnologiche volte a una riduzione dei consumi energetici.

Ovviamente è fondamentale che tali imprese siano a norma nel versamento dei contributi e nel rispetto della sicurezza.
Sono escluse, altresì, le imprese in stato di liquidazione volontaria o coatta, fallimento, concordato preventivo, destinatarie di sanzioni interdittive etc.

Quali sono gli investimenti che rientrano nell’Industria 5.0?

Le categorie di investimenti agevolati sono le stesse previste da Industria 4.0.
È obbligatoria l’interconnessione con il sistema aziendale di gestione della produzione o la rete di fornitura, garantendo una riduzione dei consumi energetici del 3% per i progetti di innovazione a livello nazionale o del 5% per specifici processi industriali.

Le agevolazioni si estendono ai software, sistemi o piattaforme che monitorano ed elaborano dati sui consumi energetici (intelligenza artificiale o Internet of Things IoT); inoltre, sono compresi anche i software relativi alla gestione di impresa, in questo caso, però, la normativa richiede che le due tipologie siano acquistate insieme, con specifiche dettagliate riguardo al fornitore, ai tempi e alle caratteristiche di efficienza.

Come richiedere i contributi?

Per ottenere il contributo, le imprese devono presentare una comunicazione formale sia prima che dopo l’implementazione dei progetti (ex ante ed ex post) al Ministero delle Imprese, seguendo le direttive dettagliate fornite nel paragrafo 17.
È importante notare che il riconoscimento del contributo è condizionato alla presentazione di certificazioni specifiche rilasciate da un valutatore indipendente.

Il valutatore sarà incaricato di valutare, sia prima dell’implementazione sia dopo, la potenziale riduzione dei consumi energetici derivanti dagli investimenti nei beni indicati. Inoltre, dovrà confermare la conformità degli investimenti rispetto alla certificazione preliminare e la loro integrazione con il sistema aziendale di gestione della produzione o la rete di fornitura.

Le Piccole e Medie Imprese (PMI) possono usufruire anche di un credito d’imposta per le spese sostenute per l’analisi e la certificazione del valutatore indipendente, fino a un costo massimo di 10.000 €.

Per quanto concerne il calcolo della riduzione dei consumi energetici esso è determinato annualmente, in proporzione ai consumi registrati nell’anno precedente all’inizio degli investimenti, escludendo variazioni nei volumi produttivi e condizioni esterne che influenzano i consumi energetici. Per le imprese di nuova costituzione, il risparmio energetico è calcolato rispetto a consumi medi annui di un’ipotetica situazione senza gli investimenti.

Su questo punto, però sono necessari ancora chiarimenti sui requisiti e sui criteri, seguiranno, infatti, Decreti attuativi.

Come sfruttare il credito d’imposta?

Come nel caso di Industria 4.0, il credito d’imposta ottenuto può essere utilizzato solamente per la compensazione. È importante notare che tale credito deve essere utilizzato entro il 31 dicembre 2025, altrimenti il rimanente dovrà essere compensato in 5 rate annuali uguali.

È interessante sottolineare che il Ministero delle Imprese, prima di comunicare ai beneficiari, trasmette all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese ammesse all’agevolazione e l’importo del credito concesso, al fine di effettuare controlli.

Il credito d’imposta concesso diventa disponibile per i beneficiari entro 10 giorni dalla decisione di concessione.

Come avviene per il credito d’imposta 4.0, tutti i documenti di acquisto, come fatture, contratti di leasing e documenti di trasporto, devono fare esplicito riferimento alle disposizioni previste.

Inoltre, è richiesta la certificazione delle spese effettuate da parte di un revisore contabile.
Nel caso in cui l’azienda non disponga di un revisore contabile, la certificazione può essere rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti; questo anche per le imprese non soggette per legge alla revisione legale dei conti e a fronte di una spesa massima di 5000 euro, i costi possono essere usati come crediti d’imposta.

Aggiungiamo che il credito, in questo caso, NON È CUMULABILE con altre agevolazioni, europee o italiane, compreso la ZES unica.

L’avvento dell’Industria 5.0 rappresenta un’opportunità imperdibile per il settore delle autodemolizioni e rottamai.
Investire nell’acquisto di presse altamente tecnologiche come quelle offerte da Ecotecnica Europe significa non solo adeguarsi alle normative ambientali in modo efficiente, ma anche migliorare significativamente la produttività e la sostenibilità delle operazioni di demolizione.

Contattaci per saperne di più.

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